La
giovane racconta che Tai era il suo idolo, per la storica campionessa “vedere giocare Joelle è stata una bella scoperta” e le dà i
consigli per migliorare: “Lavori tanto e ascolti l’allenatore”
@LucianoMurgia
Oggi
vorrei raccontarvi una bella storia, protagoniste una ragazzina e una
signora che viaggia verso gli... no, l’età delle signore non si
dice. Eppure anche martedì sera la signora Taismary Aguero, per
tutti semplicemente Tai, ha giocato con l’entusiasmo di ragazzina,
con la passione di una alle prime apparizioni. Invece...
La concentrazione di Tai Aguero durante il riscaldamento (Foto Eleonora Ioele) |
Che
bello vederla giocare, le abbiamo detto a fine partita...
“Forse
è perché dopo la nascita di mio figlio gli ormoni si sono attivati
ancora di più. Sono molto contenta, vedo che vado bene e continuo a
divertirmi...”. Anche noi vedendola giocare.
Le
confessiamo però, cara Tai, che pure nell’amarezza per vedere le
lille sconfitte dalla sua squadra, ci siamo divertiti anche noi
vedendo giocare una ragazzina che ha ancora 19 anni, Joelle M’Bra,
che in cronaca abbiamo definito M’Bra...vissima.
“Cosa
posso dire – risponde Joelle - se non che voglio ringraziare le mie
compagne che mi hanno aiutato...”.
Tutto
vero, ma che bei colpi ha messo a terra.
“Giocavo
contro una squadra che schiera il mio idolo, Tai Aguero, e volevo
dimostrarle che vorrei diventare come lei...”. Però!
La prova di Joelle M'Bra ha colpito anche Tai Aguero (Foto Eleonora Ioele) |
“L’ho
sempre amata e se gioco a pallavolo lo devo a lei. Ho iniziato
guardandola in televisione. Mi sembra incredibile: fino a due anni fa
non perdevo occasione per spiarla e adesso ci ho giocato contro. Per
me è un sogno!”.
Se
ho visto bene, a fine gara non vi siete limitate a salutarvi. Mi
sembra che abbiate scambiato qualche parola...
“Sono
andata a fare una fotografia insieme e le ho ripetuto che è sempre
stata il mio idolo. Lei mi ha detto di continuare così”. Glielo
auguriamo di cuore anche noi, la pallavolo italiano ha bisogno di
talenti che vogliono crescere.
“Sì,
è vero – sottolinea Tai – le ho detto di continuare così,
perché vederla è stata per me una bella scoperta. E’ giovane, è
mancina e ha già buona tecnica. Ora deve migliorare. Le consiglio di
non smettere mai di lavorare, di allenarsi, di prepararsi con
impegno, soprattutto di ascoltare l’allenatore, di avere in testa
che gli allenatori hanno ragione, sempre, perché sono loro che ti
aiutano a diventare una giocatrice importante”. Cara Joelle, le
parole di Tai Aguero devono diventare una sorta di “comandamento”.
Ne faccia buon uso.
Detto
questo, vorrei ricordare che, nella serata che ha ripagato le giovani
(non solo Joelle, ma anche Alessia e Martina, ma anche Claudia)
dell’impegno quotidiano, non dimentico che se Pesaro gioca in serie
A2 e ha guadagnato una posizione in classifica sicuramente positiva,
gran parte del merito, oltre al lavoro dei due co-presidenti, dello
staff societario e tecnico, è delle storiche lille, di Francesca
Babbi e delle altre compagne, che magari a Villa Romiti non hanno
vissuto la più bella delle serate, ma sono state, sono e saranno
determinanti per le fortune della myCicero Volley Pesaro.
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