domenica 8 novembre 2015

BERTINI: "UN GRANDE 3-0, MA VOGLIO MAGGIORE QUALITA' DAL VOLLEY PESARO".

L'ALLENATORE SOTTOLINEA L'IMPORTANZA DI UN SUCCESSO SOFFERTO NEL TERZO SET E LA CRESCITA DI TUTTE LE RAGAZZE

Matteo Bertini (Foto Danilo Billi)
@LucianoMurgia
E' un bel pullman quello che porta in trasferta la Lilliput. Un pullman che ricorda quello “inventato” da Santi Puglisi, allora general manager, per i viaggi della Scavolini Basket. Un pullman con poltrone letto, per rendere meno massacranti le lunghe trasferte. La serie A2 di pallavolo femminile è una sorta di “Bus League”, come era definita una volta la Cba (Continental Basketball Association), un tempo la seconda lega (semi)professionistica della pallacanestro statunitense, oggi sostituita dalla D-League. Lunghi viaggi in pullman, come nella serie A2 di pallavolo femminile, dove – si potesse – s'andrebbe in pullman anche a... Olbia.
Un bel pullman per tornare a Settimo Torinese, ma chissà se le ragazze piemontesi riusciranno a riposare pensando al più 6 (12-18) con cui conducevano il terzo set, quando hanno subito un break clamoroso (12-4), prima di cedere ai vantaggi.
Nel giorno in cui la classifica di serie A2 è sconvolta dai risultati maturati a Trento e Olbia, la myCicero Volley Pesaro ha conquistato punti preziosi, piegando una mai doma Lilliput, al termine di una partita che conferma, una volta di più, che bisogna lottare su ogni palla, per ogni punto, non solo per i 3 punti finali.
Lo sappiamo dall'inizio della stagione: per vincere bisogna soffrire, in tutte le occasioni. E' importante crederci, sempre, anche nelle situazioni di punteggio più sfavorevoli. Nel terzo set siamo partite male, però nel frangente più difficile abbiamo tirato fuori qualcosa che ci ha fatto tirare un bel sospiro di sollievo. Cosa? Un po' di coraggio... E' quello che sto chiedendo dall'inizio del campionato. Oggi è emerso in una partita delicatissima. Perdere con Settimo Torinese avrebbe significato compromettere tanto della nostra stagione. Invece l'abbiamo vinta, bene, con un 3 a 0 figlio del nostro grande carattere...”.
Matteo Bertini è sicuramente soddisfatto sotto questo aspetto, ma chiede di più...
Non c'è ancora la qualità che possiamo mettere in campo, che vogliamo mettere in campo, perché ne serve molta di più. Però mi fa piacere sottolineare che abbiamo visto all'opera alcune giocatrici che erano state in difficoltà (per i noti guai fisici). Mi riferisco a Federica Mastrodicasa e a Rita Liliom, che finalmente hanno potuto mostrare di che pasta sono fatte. Ed Elisa Mezzasoma ha chiuso con il 43 per cento offensivo, disputando una grandissima partita, pure con qualche errore. Isabella Di Iulio ha saputo aggiustare le situazioni. Francesca Babbi è stata costante, come sempre; magari nei numeri non è stata la sua migliore partita, ma la sua presenza in campo, molto importante per noi, è stata notevole. Diletta Sestini ha fatto un lavoro enorme, sporco se volete, toccando tantissimi palloni, soprattutto su una loro centrale che era molto temibile. Sara Zannini si sta riprendendo. Questa vittoria farà bene a tutte, soprattutto nell'aspetto psicologico. Avevamo bisogno di respirare aria pura”.
Una vittoria sofferta, ma proprio per questo accolta con ulteriore soddisfazione.
Sono contento che il successo sia arrivato soffrendo, contro una buona squadra che noi abbiamo messo in difficoltà. Nell'ultima partita casalinga (con Soverato; ndr), avevamo difeso poco. Contro la Lilliput abbiamo difeso tanto, ma alzato male. No, non intendo dire che ha alzato male Isabella Di Iulio, ma che l'abbiamo fatto male come squadra, nelle situazioni di contrattacco che dovevamo gestire meglio. E' per questo che loro sono rimaste a contatto. Ci fosse stata maggiore qualità nel secondo tocco, s'andava via prima...”.

"Bordignon determinante nel terzo set, conosce il suo ruolo e sa che deve rischiare in battuta"
Martina Bordignon, un'entrata decisiva (Foto Danilo Billi)

Le confesso una mia perplessità su una giocata importante, che ha confermato – per fortuna – che è giusto che lei faccia l'allenatore ed io il giornalista: quando, sul 25 pari del terzo set, ha mandato in campo Martina Bordignon per Rita Liliom, che aveva appena pareggiato le sorti, ho pensato che potesse essere un azzardo, visto che Martina entrava a freddo, senza avere toccato palla dal riscaldamento. Invece è arrivato un ace, seguito da una battuta insidiosa che ha portato al punto finale di Francesca Babbi. Ora è vero che Bordignon è una ragazza che gioca senza alcun timore, ma...

Martina è così, conosce il suo ruolo e sa che quando entra deve rischiare, per darci qualcosa in più. Alcune volte riesce a farlo bene, altre meno, ma questo non cambia il mio pensiero. Oggi è andata benissimo, servendo due palloni straordinari nel momento decisivo. Se abbiamo vinto il terzo set è anche per merito suo, grazie a un turno di battuta fondamentale”.

Nessun commento:

Posta un commento