giovedì 19 novembre 2015

“VOLLEY PESARO, SE GIOCHIAMO COSI' E' DURA PER TUTTE”


Matteo Bertini soddisfatto, “ma possiamo fare meglio. Sono contento per avere rivisto negli occhi delle ragazze la voglia di lottare su ogni palla”

Matteo Bertini stamattina a Marotta
@LucianoMurgia
Una pedalata mattutina, lungo le piste ciclabili del mare, tra Pesaro e Fano, Torrette e Marotta, un'occasione per salutare Matteo Bertini, che ha il suo giorno libero. Ma chissà quanto tempo avrà dedicato alla preparazione della partita di domenica, la seconda consecutiva in casa, contro la Clendy Aversa, altra squadra campana.
Un caffè e una spremuta d'arancia nella bella piazzetta della sua Marotta, una piacevole sosta per me e per la mia mountain bike. Un omaggio all'allenatore del Volley Pesaro, giustamente soddisfatto della vittoria e legittimamente convinto che la sua squadra possa fare meglio.
E non mancano i rimpianti... Perché se è vero che la sconfitta casalinga con il Volley Soverato è stata l'epilogo corretto di una prestazione inferiore alle avversarie, le trasferte di Chieri e Monza avrebbero meritato ben altra conclusione.
E' piacevole ascoltare, senza le formalità dell'intervista, le spiegazioni tecnico-tattiche sulla partita della sera prima. Le parole di Bertini proiettano un “filmato” che rende più comprensibili le azioni che non possono apparire così chiare a chi segue il volley con passione, ma non è un tecnico.
E' bello sentire l'entusiasmo dell'allenatore marottese quando commenta un mio pensiero: dalla postazione stampa ho apprezzato le giocate difensive di Elisa Mezzasoma.
Bertini spiega che Elisa è questo, ma anche di più. Che non tutti gli opposti difendono così. E che grande lavoro ha fatto Elisa nel muro sulle centrali avversarie, aggiunge.
La soddisfazione maggiore la percepisco quando parla della crescita delle altre ragazze, delle giovani. Perché Federica e Diletta, Francesca e Rita, Elisa e Isabella e Sara sono quel che sono, quel che sappiamo, con le qualità tecniche e umane (ah, Matteo parla di loro, di tutte loro, con un grande trasporto, con ammirazione per lo spessore delle persone), ma in Alessia e Martina, Joelle e Giulia vede la concretizzazione del lavoro quotidiano. “Non solo mio, perché magari guardo molto alla squadra, anche di Gigi (Portavia, il suo secondo; ndr) che le segue passo dopo passo, con un'attenzione che le ragazze apprezzano”. Segue anche il lavoro di Claudia Di Marino, che pure ha qualche anno in più, ma è fondamentale nel miglioramento della squadra.
Bene, il tempo della sosta è terminato, si torna in sella, altri 30 chilometri per tornare a casa, ma prima qualche variante al percorso, per rendere piena una giornata in mountain bike, pensando – pedalata dopo pedalata – che è un piacere seguire una squadra come il Volley Pesaro, ricordando le emozioni della sera prima. E qui, mi dispiace per un altro sport che ho seguito con amore, e amo tuttora, ma quanto accaduto mercoledì sera mi ha regalato una gioia. Ho pensato a quando Carlton Myers tornò, da avversario, a Pesaro e invece che applausi raccolse insulti da tanti, troppi, anche con frasi razziste... “Mezzo nero con l'orecchino...”, gli cantarono. Vomitevole. Mercoledì sera, invece, i magnifici ragazzi arrivati da Caserta (che magari non dovrebbero fischiare le battute avversarie, ma al mondo c'è di peggio, assai) a fine gara, dopo che la loro squadra era stata sconfitta 3 a 1, anche per mano di Francesca Babbi, hanno dedicato un coro all'amatissima ex. Bellissimo! Credo che Francesca si sarà emozionata. Oggi ho preferito non disturbarla, magari le chiederò dopo l'allenamento di venerdì sera cosa ha provato sentendo il coro.
Dopo il giovedì di riposo, le lille tornano al lavoro domani. Due giorni per preparare la seconda gara casalinga, con Aversa, con l'abbrivio della vittoria su Caserta, in una serata in cui era fondamentale conquistare i 3 punti, visti anche i risultati arrivati dagli altri campi, a iniziare da Settimo Torinese, dove Monza è caduta 3 a 0.
Come nelle partite precedenti – ha sottolinea Matteo Bertini dopo la partita – questo campionato ci dimostra che non c'è una squadra superiore nettamente alle altre. Noi abbiamo il rammarico di aver perso qualche punto a Monza. Con Caserta, invece, siamo state più continue. Credo che Settimo Torinese abbia giocato la partita della vita, come fa spesso in casa. E' un risultato che ci può stare nell'arco di una stagione”.
Brave le altre squadre, in particolare le piemontesi che hanno battuto due prime della classe, visto che Chieri ha espugnato Olbia, ma brave anche le sue ragazze che hanno offerto momenti di difesa sublime. Sonja Percan che stava giocando praticamente da sola (15 punti nei primi due set, con 13/30) è stata obbligata a forzare, chiudendo con un 17/61 che racconta le magre impostele nel terzo (4 punti con 3/15) e nel quarto parziale.
E' stato il nostro segreto: tenere le loro attaccanti migliori e cercare, grazie al lavoro stellare nel muro-difesa, di ricostruire in maniera efficace. Nel quarto set si sono viste rigiocate veramente spettacolari. Sono molto contento, perché finalmente ho visto negli occhi delle ragazze, di tutte le ragazze, la voglia di lottare su tutti i palloni. Ma possiamo fare meglio (come scrivevo poco fa; ndr), soprattutto nei primi set. All'inizio eravamo troppo incerte. Forse per le scorie lasciateci dalla partita di Monza. Poi siamo cresciute. Terzo set condotto bene, quarto dominato. E se giochiamo con questo atteggiamento, le avversarie faticano ad affrontarci”.

Isabella Di Iulio: “Nel quarto set abbiamo cambiato musica”

Archiviata la vittoria su Caserta, si pensa già alla Clendy Aversa, prima però, Isabella Di Iulio, che nell'occasione si serve una bel palleggio, diventando esperta di marketing, racconta che...
Penso che Caserta sia stata brava a rientrare in gara in determinate fasi dei primi tre set, quando noi ci abbiamo messo del nostro per agevolare il loro compito. Però, nel quarto set è stata tutta un'altra musica, come è lo slogan della nostra stagione. Siamo state lucide, anche ciniche, decise a conquistare i tre punti”.
Un'anticipazione su Aversa?
Penso sia una squadra alla nostra portata, quindi abbordabile, ma sono convinta che, dopo la nostra prestazione a Monza, tutte le avversarie siano alla nostra portata. Attenzione, questo non significa che dobbiamo sottovalutarle, anzi”.

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