La carica trascinatrice di Alessia Ghilardi (Foto Rubin/LVF) |
Il libero
della myCicero Volley Pesaro, laureata in Scienze Motorie con una tesi
sul proprio ruolo: “Per rendere al meglio ho bisogno di provare
forti emozioni”. E avverte: “Stanchissime, ma andiamo a Cisterna
per conquistare i 3 punti”
@LucianoMurgia
Il
dolce nelle lacrime, splendido ossimoro dello sport che può essere
sublime se lascia fuori dagli stadi e dai palazzi dello sport, dalle
pedane e dalle corsie, come dai circuiti e dalle salite e discese, le
brutture che ci riserva l'altra parte della vita.
Lacrime
e sorrisi, insieme, singhiozzi di gioia e risate di felicità. Come
non esserne contagiati. Come non aderire al referendum proposto dalle
colibrì della myCicero Volley Pesaro: un voto per la bellezza dell
sport, quorum raggiunto e superato dopo dieci vittorie consecutive.
Una squadra bella, ma non perché vince. Anche perché vince. Per
come gioca, per come esprime con il linguaggio del corpo una passione
che va al di là delle vittorie e delle sconfitte.
Scusi
Alessia Ghilardi, lei che è laureata in Scienze Motorie e ha dato la
tesi sul ruolo del libero, è riuscita a raccontare i numeri che fa
sul taraflex, i salvataggi impossibili, i recuperi da fantascienza
che lasciano attoniti? Il sorriso interrompe le lacrime, la gioia che
vince la gioia, magari anche la rabbia di potere urlare a chi –
clamorosamente, anche curiosamente – un giorno le disse: “Non ti
vogliamo più, arrivederci”. Non sappiamo se accompagnato almeno da
un grazie, formale se volete, comunque un piccolo segnale di
rispetto. Non lo sappiamo, lo dubitiamo.
Dunque,
dottoressa, ci spiega come fa?
“Mi
piace essere in campo quando la partita è difficile, giocare la
palla scotta, perché voglio che la palla non cada. Sono situazioni
che mi esaltano, perché ho bisogno di adrenalina, di provare forti
emozioni per rendere al meglio. Ovvio che dopo un successo come
quello con Forlì, sia strafelice, ma prima di tutto ringrazio le mie
compagne che mi mettono nella condizione di poterlo fare”.
Alessia, dottoressa classe e grinta (Foto Rubin/LVF) |
Alessia
ha raccontato che dopo la vittoria si è addormentata alle 4 del
mattino, l'adrenalina ancora al massimo. Eppure bisognerà recuperare
in fretta le energie. La myCicero ha fatto tanto, ma tutto sarebbe inutile se da
Cisterna non si tornasse con in tasca gli ultimi 3 punti.
“Vogliamo
il quarto posto e pertanto ci presenteremo a Cisterna con la
mentalità giusta, evitando di pensare che loro sono già retrocesse.
Per portare a casa i 3 punti dovremo affrontare le laziali come
abbiamo affrontato tutte le avversarie”.
Prima
delle ultime due partite, Alessia – la Maga del Pronostico –
aveva evitato d'esternare pubbliche previsioni, limitandosi a
informare qualcuno...
“Anche
stavolta ho centrato il pronostico, come sa bene il mio amico
Carlino. Ho rischiato di sbagliarlo perché abbiamo rischiato di
vincere 3 a 0, ma va benissimo così. Solo che siamo stanche,
stanchissime. Eravamo reduci da un derby durissimo e pure vincendolo
ne eravamo uscite malconce. Abbiamo stretto i denti, una volta di
più, perché avevamo tanta voglia di vincere. La determinazione
supera anche la stanchezza...”.
Dopo
la seduta ai pesi effettuata in mattinata, le colibrì sono tornate
al PalaCampanara per una seduta di video più allenamento tecnico.
Altro allenamento sabato mattina e alle ore 15 partenza per il Lazio,
dove domenica, ore 18, palasport del campus dei licei Ramadù,
arbitri Rosario Vecchione e Giorgia Spinnicchia, saranno ospiti
dell'Omia, avversaria dei playoff di B1. Un impianto dove il Volley
Pesaro ha conquistato la promozione in A2. A bene vedere, il quarto
posto in A2 vale una promozione, anzi di più.
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