La Delta
Informatica s'aggiudica facilmente gara 2 contro un Volley Soverato
ancora sotto choc per il tie-break gettato al vento in gara 1. Chi
vince tra Pesaro e Monza ha il vantaggio del fattore campo nella
sfida per la promozione in A1
Maria Segura supera il muro di Nardini e Fresco (dalla pagina Facebook di Trento) |
@LucianoMurgia
DELTA
INFORMATICA TRENTINO – VOLLEY SOVERATO 3-0
DELTA
INFORMATICA TRENTINO: Guatelli 11, Michieletto, Pistolato,
Bogatec ne, Demichelis, Zardo (L), Repice 11, Zuleta 5, Antonucci 13,
Bortoli, Segura 17. All. Gazzotti.
VOLLEY
SOVERATO: Travaglini 3, Fresco 19, Nardini 8, Cumino 3, Bertone,
Donà 9, Begic 9, Vietti 1, Caforio (L), Lupidi 1, Mastrilli. All.
Secchi.
ARBITRI:
Piubelli e Giardini.
PARZIALI:
30-28; 25-19; 25-18 in 86 minuti.
STATISTICHE
DI SQUADRA:
Trento:
Battute 78, errori 4, punti 4.
Ricezioni 56, errori 4, positiva 57%, perfetta 34%. Attacchi 122,
errori 6, muri subiti 8, punti 46, 38%. Muri fatti 7. Errori
avversarie 23. Soverato:
Battute 67, errori 11, punti 3. Ricezioni 74, errori 9, positiva 69%,
perfetta 42%. Attacchi 134, errori 10, muri subiti 7, punti 42, %.
Muri fatti 8. Errori avversarie 12.
PESARO
– La Delta Informatica Trentino, sesta classificata nella stagione
regolare, è la prima finalista per la promozione in serie A1.
Superata la Lardini Filottrano nei quarti, ma solo al Golden Set
giocato con il vantaggio del pubblico amico per l'inversione del
campo, la squadra di Gazzotti si è ripetuta in semifinale dove ha
meritato la qualificazione grazie a una doppia vittoria sul Volley
Soverato, che – seconda classificata dopo 26 giornate – ha
sprecato quanto di buono aveva fatto in lunghi mesi con un finale di
torneo a dire poco deficitario. Forse le calabresi hanno pagato la
panchina corta, ma stasera sono scese in campo senza credere nelle
proprie possibilità. O
forse Soverato non ha smaltito la cocente delusione per la sconfitta
al tie-break, finito 13-15 dopo che Fresco e compagne guidavano 13-7
e avevano una rotazione che portava Begic in prima linea contro la
palleggiatrice trentina Ilaria Demichelis. Cose incomprensibili per
noi.
Prima
di gara 2, Edina Begic, straordinaria per gran parte della stagione,
aveva provato a caricare l'ambiente con un'esortazione nella sua
lingua pubblicata nella pagina Facebook: “Idemo!”, una sorta di
“Let's go”, di “Forza, andiamo”,
“Idemo!”.
In
verità, Soverato, la vera Soverato che aveva incantato tanti
appassionati, non è pervenuta, malgrado la Delta abbia rinunciato,
per l'ennesima volta, a Giada Marchioron, capitano infortunato e
sfortunato.
In
finale ci va Trento, ma il vantaggio del fattore campo è di chi
vince l'altra semifinale tra Monza e Pesaro.
La
partenza delle trentine è un urlo in faccia alle calabresi. Un'8 a 4
che impone – un punto prima – a coach Secchi di fermare il gioco.
La difesa di Soverato si è fermata in albergo. Repice e compagne
passano a piacimento. E Begic non si è ancora presentata sul
taraflex che racconta la storia del volley maschile. Un muro di
Travaglini sembra dare la scossa. Arriva anche il meno 2 (9-7). Poi,
complice un'invasione delle ospiti, Trento è sopra di 4 alla pausa
tecnica. Il margine sale a più 5 (13-8). Un ace di lato B di Cumino
(palla sul nastro, poi a terra) dà morale alle ospiti, anche se la
difesa è sempre assente. Un secondo muro inietta fiducia e dal 16-12
interno Soverato passa al 17-18 esterno. Da quel momento in poi è
una lunga volata finale, con entrambe le squadre che hanno il
braccino. Errori in serie al servizio, fino al 28 pari, quando
Soverato sbaglia prima la battuta, poi l'attacco con Fresco che manda
lungo da posto 4. Finisce 30-28 in 34 minuti. I 9 errori commessi
dalle calabresi, a fronte dei 5 trentini, sono la fotografia di una
squadra che ha perso fiducia, tanto che alla fine gli errori saranno
23 (a 12).
Un
successo che dà morale alle ragazze di Gazzotti, che aprono bene il
secondo set: 6-2. Un margine che difendono agevolmente fino al 14-9.
Il 14° punto è un regalo calabrese (battuta sbagliata). Una squadra
che è sotto 1 a 0 (sia a partite che nel conto set) non dovrebbe
regalare punti. Invece, seguono un servizio errato, un attacco fuori
e ancora una battuta al vento. Trento è 16 a 11 anche per questi
omaggi. Che capitalizza difendendo bene e andando a segno ora con
Repice ora con Zuleta e soprattutto con Maria Segura che è già a
quota 13. Finisce 25-19 in 27 minuti. Soverato è un centimetro dal
baratro. O vince tre set o saluta il campionato che l'ha visto
protagonista fini all'ultima giornata della stagione regolare, dove
ha conteso la promozione a Forlì fino alla penultima giornata,
quando ha perso in casa con Caserta non sfruttando il regalo
confezionatole dalla myCicero Pesaro che aveva fermato le romagnole.
Come
non detto. Pronti, via ed è subito 5-2 interno. Soverato prova a
reagire, ma quando si porta a meno 2 Lucia Fresco sbaglia l'ennesima
battuta. Il 10-7 segna la svolta definitiva, perché la Delta va sul
12-7 al time-out tecnico e non molla più la presa. Le calabresi
sembrano allo sbando, le trentine chiudono 25-18 in 25 minuti,
archiviano la pratica in soli 3 set e adesso attendono di conoscere
l'avversaria della finale che inizierà domenica 1 maggio.
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