Andrea
Pistola, allenatore della Lardini Filottrano, “gioca” il derby
con noi: “Stiamo facendo un ottimo campionato, come ci aspettavamo.
Domenica? Vinca il migliore, vinca la pallavolo femminile
marchigiana”
@LucianoMurgia
A 48 ore dal
derby, è grandissima l’attesa, soprattutto a Filottrano, anche se
il pullman allestito dai tifosi pesaresi, gli innamoratissimi
Balusch, che hanno potuto contare sul generoso contributo della Cesam
srl per limitare il costo della trasferta (viaggio + biglietto) a
soli 10 euro, conferma che pure a Pesaro c’è chi ha messo al primo
posto la pallavolo. Un tema, quest’ultimo, che affrontiamo con i
due allenatori di Lardini e myCicero, iniziando l’appuntamento pre
partita con Andrea Pistola, un passato prima a Urbino poi sulle
sponde del Foglia, oggi splendidamente seduto sulla panchina di una
Lardini da applausi.
Stesse
domande per i due coach, iniziando dalla prima, un’oggettiva
curiosità:
Mettiamo
che un estraneo all’ambiente, quindi non di Filottrano o di Pesaro,
a poche ore dal derby in programma domenica, alle ore 18, sul
taraflex del PalaBaldinelli di Osimo, le dicesse: “Vinca il
migliore”. Lei come reagirebbe? Farebbe gli scongiuri del caso
oppure imiterebbe il mitico Nereo Rocco, allenatore del Milan
campione d’Europa, che rispondeva così: “Speriamo di no!”.
Andrea Pistola (sito LegaVolley) |
“Ah ah ah
– sorride l’eccellente allenatore anconetano -. In ogni caso è
un giusto auspicio perché noi e Pesaro si dia vita a una bella
partita. Le due squadre stanno facendo un ottimo percorso, esprimendo
una buona pallavolo. Per la Marche in generale e per il nostro
movimento in particolare è un aspetto molto positivo che Lardini e
myCicero s’affrontino in una partita che mette in palio qualcosa
d’importante. Mi sento di dire: speriamo vinca il migliore, a patto
che il migliore sia lo sport, anzi lo sport marchigiano, la pallavolo
marchigiana che ne ha bisogno, viste le difficoltà che negli ultimi
anni ha vissuto e sta vivendo il settore femminile”.
S’aspettava
una stagione così importante della sua squadra?
“Eravamo
partiti per disputare un bel campionato. Purtroppo la fase iniziale è
stata condizionata dagli infortuni, perché perdere due
schiacciatrici per tutto il girone d’andata ha rappresentato un
handicap difficile da colmare. Abbiamo fatto il possibile, ma le
condizioni non erano le ideali. Nel girone di ritorno stiamo facendo
quel che speravamo, che ci aspettavamo: un ottimo campionato, visto
che con Forlì, Pesaro e Trento siamo le squadre che hanno fatto più
punti nelle dieci partite giocate. Siamo soddisfatti”.
Lardini Filottrano, una grande realtà della pallavolo femminile italiana(Foto Rubin/LVF) |
Avrebbe
ipotizzato una stagione altrettanto importante della myCicero?
“All’inizio,
Pesaro aveva avvantaggiata perché partiva da una struttura
consolidata. La myCicero è stata brava ad effettuare inserimenti
importanti, da Mastrodicasa a Liliom e a Ghilardi. Il nuovo libero ha
dato alla squadra un notevole spessore sia a livello caratteriale sia
tecnico. E giocatrici quali, appunto, Mastrodicasa e Liliom, reduci
da campionati superiori si sono inserite molto bene in un contesto
che aveva fatto grandi cose già l’anno scorso. Scelte giuste,
oculate, che hanno propiziato l’eccellente campionato della squadra
pesarese”.
Se Monza
non avesse sorprendentemente espugnato Soverato, il derby avrebbe
messo in palio addirittura un gradino di più del quarto posto, che
rimane un grande piazzamento; lo deciderà il derby o bisognerà
lottare fino all’ultima palla della stagione regolare?
“Filottrano,
Pesaro e Trento sono attese da due partite difficili. Noi affrontiamo
il derby poi, mercoledì 6 aprile, andiamo in Trentino. Pesaro verrà
a casa nostra, quindi ospiterà Forlì. E Trento, prima di ricevere
la nostra visita, sarà di scena a Palmi, contro una squadra che
vuole evitare il rischio del playout. Saranno due giornate che
dovrebbero decidere la classifica tra la quarta e la sesta piazza, e
quindi la griglia playoff”.
La
Lardini, intesa come prestigiosa azienda, ma anche come squadra di
pallavolo, rappresenta una straordinaria realtà per un piccolo
centro qual è Filottrano, che vuole ritagliarsi – è il caso di
dirlo visto il campo in cui opera lo sponsor – un grande ruolo a
livello nazionale. Tutta Filottrano è coinvolta. Purtroppo, non
altrettanto può dirsi per la myCicero Volley Pesaro, spesso ignorata
dalla città, ma anche dagli organi d’informazione pesaresi. Ciò
significa che la pressione maggiore per il derby di domenica è sulle
vostre spalle?
“So bene
per esperienza che l’attenzione di Pesaro non è così grande come
meriterebbe una società che ha un recente passato di ineguagliabile
valore. La realtà di Filottrano è diversa, trattandosi di un
piccolo paese dove la Lardini è un’azienda che, oltre al lavoro,
dà anche lustro. E’ quanto che stiamo cercando di fare noi, intesi
come squadra di pallavolo. Pressione? Direi di no. Sicuramente grande
entusiasmo e tanto interesse nei confronti sia della realtà
produttiva, sia di quella sportiva”.
Andrea
Pistola e Matteo Bertini hanno espresso la speranza che domenica si
giochi un grande derby per onorare la pallavolo marchigiana, che una
volta era al vertice del movimento nazionale, mentre oggi è in serie
A2, anche se ben rappresentata da Filottrano e Pesaro. Mi sento
d’aggiungere che in questo contesto merita sia sottolineato che i
due allenatori sono entrambi marchigiani, a conferma di una scuola di
pallavolo da sempre straordinaria protagonista della pallavolo
italiana.
“Sono
numerosi gli allenatori marchigiani in giro per l’Italia e per il
mondo. A dimostrazione che qui si è seminato bene per tanti anni. In
questo contesto, c’è un po’ di rammarico perché viviamo un
momento di grande carenza di società di vertice, di strutture d’alto
livello. Ciò porterà a un impoverimento dei quadri tecnici, visto
che le nuove leve avranno meno opportunità di formarsi avendo la
possibilità di fare esperienza diretta sul campo. Come era possibile
fino a pochi anni fa, quando, mi riferisco soprattutto al settore
femminile, le Marche erano una delle regioni all’avanguardia come
numero di società protagoniste in A1 e A2, ma anche in B1. Chi
voleva avvicinarsi a questo “lavoro” aveva davanti prospettive
per formarsi e crescere con concrete possibilità di trovare un
incarico. Oggi il futuro, ma anche il presente, è sicuramente più
complicato. Speriamo che il derby di domenica sia uno stimolo, anzi
il preludio per un futuro migliore per tanti giovani allenatori che
sognano di raggiungere un alto livello”.
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