venerdì 3 aprile 2015

CHAMPIONS LEAGUE, LE FINAL FOUR PARLANO ITALIANO. BERTINI: "MOTIVO DI GRANDE ORGOGLIO"

@LucianoMurgia
Sabato e domenica a Stettino la sfida per il trono europeo
Non è la prima volta, speriamo non sia l'ultima. Mentre le squadre italiane - a dispetto dell'ottimismo di facciata del giullare di turno (ricordate il Berlusconi? “Tutti i ristoranti sono pieni, la crisi non c'è!”, ma il successore non è da meno) - devono fare i conti con una situazione economica che ha cambiato le geopolitica anche nel mondo della pallavolo, una fonte di ricchezza è la bravura dei nostri allenatori.
Le Final Four di Champions League in programma sabato e domenica nell'Azoty Arena di Szczecin (Stettino) sono una sfida tra quattro allenatori italiani. Anzi, l'unica certezza è che domenica sera ci sarà un allenatore italiano sul tetto d'Europa.
Guidetti, Cuccarini e Caprara. Purtroppo nella foto ufficiale della Cev manca Parisi
Potenza della pallavolo, che in Polonia è una vera e propria religione, se un Paese cattolicissimo non si ferma per la Pasqua e celebra la festa del volley femminile.
Raccontava, anni fa, Kasia Skowronska che l'interesse per la pallavolo era in crescita esponenziale, nei mass media ma anche nell'opinione pubblica.
La scorsa estate, la Polonia ha organizzato splendidamente il campionato del mondo maschile. Quest'anno ha acquisito il diritto di organizzare le Final Four di Champions League, qualificando la propria squadra, la Chemik Police, allenata da Giuseppe Cuccarini, che si troverà di fronte l'Unendo Yamamay Busto Arsizio di Carlo Parisi. Sarà la prima semifinale, in programma sabato 4 aprile, alle ore 15.
La seconda, alle ore 18, sarà il derby di Istanbul, mettendo di fronte la Vakifbank di Giovanni Guidetti e l'Eczacibaşi di Gianni Caprara.
Entrambe le partite saranno trasmesse da Gazzetta.tv (canale 59 del digitale terrestre). Io le guarderò su Laola1.tv, doveroso omaggio al sito web che ha trasmesso tutta la Champions League. E' vero che la WebTv austriaca non trasmette in italiano, ma è stata l'unico organo d'informazione che ha dimostrato grande amore per la pallavolo, sempre, non solo quando arriva l'epilogo della stagione.
Matteo Bertini, allenatore del Volley Pesaro, ha lavorato all' Eczacibaşi con Lorenzo Micelli, conosce bene Giovanni Guidetti e, ovviamente, Cuccarini e Caprara.
Matteo Bertini
"E' un motivo d'orgoglio avere quattro allenatori italiani protagonisti delle finali. I quattro hanno una storia diversa, costruita nel tempo: Caprara, Cuccarini, Giovanni Guidetti e Parisi sono partiti dal niente per arrivare ai vertici. Ora guidano squadra così importanti, ma in passato hanno fatto anche gli assistenti. Mi viene in mente Caprara, secondo di Bonitta a Bergamo. La storia dei quattro mi induce ad affermare che seguendo un determinato percorso, si raggiungono gli obiettivi, si ottengono i risultati. Un altro motivo di grandissimo orgoglio per la pallavolo italiana è che fra le quattro squadre c'è l'Unendo Yamamay Busto Arsizio, che ci rappresenta molto bene”.
Lei tiferà Eczacibaşi?
"Sinceramente, mi piacerebbe vincesse Busto Arsizio, perché è una squadra italiana. E' vero, però, che ho lasciato un pezzo del mio cuore all'Eczacibaşi, a Istanbul. La mia simpatia va a loro, convinto che abbiano tante possibilità di vincere la Coppa dei Campioni. La semifinale tutta turca è la più interessante a livello tecnico, ma la Chemik Police gioca in casa e ha un motivo in più per fare bene. Busto Arsizio potrebbe essere l'outsider, la sfavorita che, non avendo niente da perdere, sorprende tutti. Però vedo le due turche favorite”.
In campo tre ex pesaresi
Ricordiamo che in campo ci saranno alcune ex pesaresi: Carolina Costagrande e Sheila nella Vakifbank; Christiane Fürst nell'Eczacibaşi.
Un grande momento per la pallavolo femminile italiana, un momento difficile per la nostra Under 18, che è stata esclusa dalle finali per il titolo europeo e sabato (ore 11,30) si gioca la qualificazione ai prossimi mondiali peruviani nella partita con la Repubblica Ceca. La nostra nazionale era reduce da due medaglie d'argento nelle ultime edizioni degli europei.
Un time-out di Marco Mencarelli con le sue azzurrine (Foto Cev)
"Il discorso sull'Under 18 è sempre particolare. I campionati europei si disputano in un momento della stagione in cui non si ha il tempo di fare collegiali o comunque preparazioni mirate all'evento. Ci si presenta all'appuntamento con qualche punto interrogativo. Nel nostro caso, non ci ha aiutato il livello del girone, perché affrontare Serbia e Russia nella qualificazione è penalizzante, anche se è meglio attendere per vedere come andrà a finire. In ogni caso è ancora possibile qualificarsi ai Mondiali. E io mi sento di dire che il gruppo, che poi è quello che fa parte del Club Italia, sta crescendo bene, come dimostra l'ottimo campionato di serie A2. Ovvio che il poco tempo a disposizione non consenta di amalgamare al meglio le ragazze che arrivano da altre realtà. E a tal proposito bisognerebbe verificare cosa fanno le altre nazionali, spesso in collegiale permanente, quindi più collaudate rispetto alle nostre Under 18”.


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