lunedì 6 aprile 2015

"PERFECT" E "UNBEATEN", LA FRASE DEL GIORNO

La frase del giorno sono due parole e due numeri:
"Perfect” (perfetta) e “unbeaten” (imbattuta) e 38 (thirtyeight) – 1 (one).
Sono le parole e i numeri del giorno nello sport degli Stati Uniti d'America, dove – pure se siamo già in aprile – prosegue “The March Madness”. La follia di marzo, che altro non è che il torneo di pallacanestro delle università, seguito quasi più della Nba.
L'altra sera, nel Lucas Oil Stadium di Indianapolis, si sono disputate le semifinali. Duke ha mantenuto il pronostico, superando Michigan State (81-61) e qualificandosi per l'ennesima finale di coach K (Mike Krzyzewski).
La sorpresa è arrivata nella seconda semifinale, a cui Kentucky, guidata da coach Calipari, si è presentata con un record di 38 vittorie e zero sconfitte. Magari non è per la legge dei grandi numeri, ma a un passo, anzi a due passi, dalla stagione perfetta, è arrivata la sconfitta, la prima, che però è quella definitiva.
I tifosi di Kentucky
Sarebbe stato meglio se gli Wildcats ne avessero perso una durante la stagione. Non è stato così, perché a Lexington sognavano la stagione perfetta, che non è più “perfect” da sabato sera e gli Wildcats non sono più “unbeaten”, imbattuti. Ora il loro record è 38 – 1. Fantastico, ma inutile, anche se negli Usa hanno una cultura sportiva assai più ricca della nostra e nessuno dirà a Calipari e ai suoi ragazzi che sono dei perdenti. Nessuno lancerà contro pomodori e uova.


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