martedì 21 aprile 2015

FRANCESCA GENTILI: "BATTUTE DA CHI NON E' PRIMA PER CASO"

I complimenti della centrale bolzanina al Volley Pesaro
@LucianoMurgia
Francesca, facendo onore al cognome, è molto gentile, anzi Gentili. La partita è finita da poco: Francesca saluta Matteo Bertini e gli fa i complimenti. Il Volley Pesaro ha vinto e messo in cassaforte il primato nel girone C. Bologna, che ha perso, ha dovuto rinunciare all'Idea dei playoff. Magari la matematica concede ancora un pensiero, ma - oggettivamente – da una squadra all'ultima spiaggia, e non perché s'era concessa una domenica al mare, ci s'aspettava assai più che un pur promettente break, l'8-1 con cui aveva provato a mettere in dubbio il risultato del primo set.
Francesca dalla sua pagina Facebook
"In tutta sincerità – commenta la centrale di Bolzano da questa stagione in forza all'Idea Volley Bologna – anche noi ci aspettavamo tanto. Dovevamo mettercela tutta per rimanere in corsa per i playoff, che erano il nostro obiettivo, invece...”.
Eccoli, allora, i complimenti al Volley Pesaro, alla squadra allenata da Matteo Bertini, che faceva parte dello staff tecnico azzurro della Nazionale juniores campione d'Europa che schierava, appunto, anche Francesca Gentili.
"Conoscete tutti il valore della squadra che avevamo di fronte. Purtroppo, loro sono partite in quarta, mentre noi abbiamo iniziato male. Il loro gioco veloce ci ha messo in difficoltà, è innegabile. Pesaro non è prima in classifica per caso: ha esperienza, classe e soprattutto non sbaglia mai. Insomma, ci ha battuto una squadra molto completa. Al contrario, noi sbagliamo spesso e siamo penalizzate da questi errori...”.
Lei ha provato ad affondare i colpi, per caricare la squadra, ma a mancare – a nostro modesto parere – è stata proprio la squadra nel suo complesso.
"Purtroppo, abbiamo sbagliato tanto nei momenti decisivi. Basti pensare al secondo set, quando siamo passate in un amen dal 15 pari al 25 a 15 per Pesaro. Sono arrivati un muro a uno, una palla fuori... tante piccole cose che alla fine fanno la differenza...”.
A tre giornate dalla fine della stagione regolare, è già tempo di bilanci, ma anche di programmi. Francesca, lei cosa farà? Si fermerà a Bologna? Cercherà di tornare più in alto?
"Non lo so. Vorrei sempre il meglio, ma a Bologna mi sono trovata davvero bene e sono contenta della scelta, anche se l'obiettivo era diverso. La stagione è andata così, ma sono soddisfatta del mio impegno e credo di avere disputato un bel campionato. Al momento, il proposito è di chiudere al meglio la stagione, poi si vedrà...”.

Novità da Urbino, dalla sua ex squadra? "Solo risposte negative. Provo fastidio, pensando che altre società sono serie e professionali"

Francesca Gentili ha un passato alla Robur Tiboni Urbino. A proposito: dalla città ducale ha ricevuto qualche notizia, almeno una cartolina, un saluto?
Francesca sorride, ma è un sorriso decisamente amaro, visto che attende, ormai da anni, di ricevere quanto concordato con la società ducale.
"Niente... solo risposte negative. Non so più cosa pensare. Io sono sempre speranzosa, purtroppo inutilmente. E non so più cosa dire di una situazione brutta. Siamo giocatrici, soprattutto persone che sono state usate. Provo fastidio. Anche perché in giro ci sono tante società molto professionali, serie, che rispettano gli impegni. Mi riferisco a Bologna, sempre puntuale nel mantenere gli accordi. Invece, altre promettono, promettono ancora, ma alla fine non pagano e tu non ricevi quanto concordato. Situazioni che fanno passare la voglia di giocare, di allenarti, di dare tutto per la squadra”.
Come non condividere queste parole, dette da una ragazza che pure è amareggiata ma non parla con astio. Semplicemente racconta di avere dato fiducia a dirigenti che l'hanno ripagata nel peggiore dei modi.

Attendiamo con curiosità storie di recuperi, di ripescaggi, augurandoci, però, che venga chiusa definitivamente la porta, e magari la finestra, a chi si diverte alle spalle di giocatrici e tecnici che, in perfetta buona fede, soprattutto da innamorati della pallavolo, concedono linee di credito a  dirigenti che  hanno esaurito tutti i bonus di credibilità.

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