sabato 21 marzo 2015

DAL PENTATHLON AL BASKET AL VOLLEY, I MILLE IMPEGNI DEL DOTTOR PIERO BENELLI

@LucianoMurgia
Pentathlon moderno, splendida disciplina che in passato ha regalato straordinarie medaglie, olimpiche, mondiali ed europee. Uno sport che è nella storia di Pesaro, da dove sono partiti tanti atleti approdati alla maglia azzurra.
Tiro a segno, nuoto, scherma, equitazione e corsa: una poliedricità che è marchio indelebile per chi pratica il Pentathlon.
Il dottor Piero Benelli è un ex azzurro. Gli è mancata l'Olimpiade, a Mosca 1980, per colpa dei soliti politici che non perdono occasione di intromettersi nello sport, che magari spesso non conoscono, ma sul cui carro salgono sempre da vincitori, pronti a scenderne al volo quando si rischia la sconfitta.
Nel 1980, i politici occidentali boicottarono i Giochi Olimpici di Mosca, impedendo agli atleti militari di partecipare. Fu così che Piero Benelli – atleta delle Fiamme Oro – rimase a casa. Per suo merito, per le sue indubbie qualità, successivamente, ha partecipato ai Giochi di Pechino 2008 e Londra 2012, da medico sportivo della Nazionale italiana di pallavolo maschile. Ora, come tutto il movimento, sogna Rio 2016.
Direttore sanitario di Fisioclinics
Il dottor Benelli è un vero pentatleta: già atleta e dirigente della Vis Sauro Nuoto, storico medico della Victoria Libertas, da sette anni anche dell'Italvolley, nonché docente di Metodologie e tecniche di valutazione nello sport all'Università di Urbino, ora direttore sanitario di Fisioclinics, il centro di riabilitazione e poliambulatorio, che ha sede in Via Pertini, nella zona del Rossini Center e dell'Adriatic Arena.
La palazzina che ospita Fisioclinics è in Via Pertini
Abbiamo incontrato il dottor Benelli nel suo studio, in un centro che è davvero all'avanguardia e sta conquistando l'attenzione di tanti pazienti.
Il dottor Benelli nel suo studio
"Siamo piuttosto contenti. Fin dall'apertura (inaugurazione lo scorso 17 gennaio; ndr) abbiamo avuto subito riscontri positivi su fisioterapia e riabilitazione, che sono il nucleo sui cui si basa il nostro progetto. Adesso stiamo partendo con la medicina specialistica e le attività riabilitative in vasca e in palestra, ma anche con i gruppi dedicati. E sta partendo la rieducazione metabolica, che è un altro dei fulcri di Fisioclinics...”.
Tanti impegni...
"E' vero, siamo molto impegnati, ma ciò significa che il nostro progetto va a soddisfare esigenze che – forse – prima non avevano risposte adeguate nel territorio”.
Siete molto impegnati, lei è addirittura impegnatissimo.
"Sto cercando di essere presente il più possibile nel centro...”.
Riesce a conciliare le molteplici attività?
"Qualcuno dice che sono eclettico, altri mi definiscono dispersivo. Mi piace fare tante cose, non a caso vengo da uno sport che prevede cinque diverse discipline, non una sola. Forse questa è una mia caratteristica che può essere un pregio o un difetto, dipende dai punti di vista. Scherzi a parte, in questo momento sono molto concentrato sulla mia attività in Fisioclinics, mantenendo quella nell'Università di Urbino, cercando di finire il meglio possibile il mio impegno con la Victoria Libertas Consultinvest, il cui campionato sta andando abbastanza bene, e preparandomi alla stagione con la Nazionale di pallavolo maschile...”.
La felicità è una partita dell'Italia a Pesaro: il 5 giugno contro la Serbia all'Adriatico Arena
A proposito: finalmente avrà la possibilità di lavorare stando a casa. La partita Italia-Serbia l'ha organizzata lei?
"Sono arrivati i messaggi di tutti i giocatori per dirmi: “Finalmente ce l'hai fatta a lavorare stando a casa!”. Per una settimana saremo a Pesaro ed io sono molto contento della partita che l'Italia giocherà con la Serbia all'Adriatic Arena: un incontro di cartello. Mi farà molto piacere vedere i ragazzi allenarsi qui. Sarà un'occasione perché respirino atmosfere che io conosco bene, vivendole settimanalmente con la squadra di basket...”.
Simone Parodi, Simone Anzani e Ivan Zaytsev (Foto Fivb)
L'Italvolley è attesa dalla stagione preolimpica, dall'ennesima estate molto ricca.
"Saranno mesi molto intensi, anche se gli impegni saranno frammentati. Abbiamo la World League (che prevede, appunto, la partita del 5 giugno a Pesaro; ndr), ma anche la World Cup, che si disputerà in Giappone e sarà valida quale primo torneo di qualificazione ai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro, in programma nel 2016. E non mancheranno i Campionati Europei in programma a ottobre tra Italia e Bulgaria. Al momento non conosco i piani del commissario tecnico Mauro Berruto, ma sembra evidente che non sarà possibile avere gli stessi giocatori al massimo della condizione per tutti questi appuntamenti. E quindi ci sarà una rotazione. Sono certo, però, che a Pesaro si presenterà una squadra importante perché l'Italia vuole qualificarsi alle finali di World League, in programma a Rio, che saranno una prova del torneo olimpico. Ne abbiamo parlato con Mauro e lui ci tiene tantissimo”.
Quando partirà la stagione dell'Italvolley?
"A inizio maggio, ma non ho ancora la data precisa. Praticamente, finirà la stagione del basket e inizierà il mio impegno con la pallavolo. Il primo appuntamento ufficiale della Nazionale è in programma ad Adelaide, in Australia, dove il 29 e 30 maggio si giocheranno le partite iniziali della World League. Subito una trasferta molto bella, ma anche molto impegnativa...”.
Dall'altro capo del mondo a Pesaro, dove il 5 giugno – alle ore 20 – gli azzurri se la vedranno con i fortissimi serbi allenati da Nikola Grbic, attuale coach della Sir Perugia.
"Arriveremo direttamente dall'Australia e Pesaro sarà la prima delle tappe italiane, che prevedono il 7 giugno, a Bologna (PalaDozza, ore 20,30), la seconda partita con la Serbia; il 12 e 14 giugno, a Jesolo e Verona, il ritorno con l'Australia; il 19 e 21 giugno, a Roma (Foro Italico) e Firenze, le gare casalinghe con il Brasile”.
"La Nazionale e  il ct Berruto sono molto sensibili alle attenzioni dei tifosi"
Pensa che sarà possibile vivere intensamente la presenza dell'Italia, per rendere ancora più unica l'atmosfera che regala la pallavolo, paragonabile solo a quella del rugby, ma sconosciuta ad altre discipline?
"Di solito gli allenamenti sono aperti al pubblico. Lo dico sinceramente, non per fare pubblicità a una squadra che non ne ha bisogno: l'Italia di pallavolo è sempre molto sensibile alle attese dei tifosi, ma anche a partecipare a incontri esterni. Nei limiti del suo lavoro, Berruto è tecnico attento a media e tifosi; Mauro è un personaggio molto stimolante. Credo che, se ci sarà l'opportunità, sia lui sia i giocatori saranno molto disponibili”. Il ct azzurro è stato già a Pesaro: nell'ottobre 2012 fu ospite – molto apprezzato – di Barbara Rossi e della Snoopy Pallavolo nel Meeting Campioni di Vita.
"Seguo la stagione del Volley Pesaro, una bella squadra: sono contento per i presidenti Rossi e Sorbini"
A proposito, dottor Benelli: poco fa ha detto che la stagione della Vuelle sta evolvendo positivamente, grazie anche a Riccardo Paolini, allenatore pesarese che meritava un'opportunità importante. Ma a Pesaro c'è un'altra squadra che sta facendo benissimo: il Volley Pesaro. La conosce, la segue?
Gli applausi del medico azzurro al Volley Pesaro
"La seguo con attenzione, anche se, purtroppo, solo attraverso gli organi d'informazione, perché impegni concomitanti mi impediscono di andare a vedere una squadra molto bella. Mi tengo informato e sono contento per i due presidenti Barbara Rossi e Giancarlo Sorbini, che conosco. Stanno facendo molto bene, come dimostrano i risultati della squadra, a caccia di record. Mi pare che sia frutto di scelte molto felici, meditate. Dopo la rinuncia alla massima serie, sono stati bravi a ripartire, lavorando con pazienza e costruendo una squadra gestibile sotto ogni punto di vista, sia tecnico sia economico. Meritano i successi e auguro loro di centrare gli obiettivi che si sono proposti, con gradualità, ma anche con determinazione”.

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